La comunità progetto Sicilia nasce a Palermo nel 1976 con l’obiettivo di “promuovere nell’isola un centro comunitario, gruppi famiglia e altre strutture necessarie alla formazione dei giovani handicappati per il loro inserimento sociale”.
Così si legge nel testamento di una dottoressa palermitana che, attraverso la donazione dei suoi beni al centro comunitario “Gesù Risorto” (Comunità di Capodarco), volle concorrere attivamente all’avvio del progetto, attivato da Rosalia e Caterina Prezzemolo, insieme a un gruppo di amici della stessa dottoressa, e promosso dallo stesso padre fondatore del movimento di Capodarco, don Franco Monterubbianesi.
La Comunità Progetto Sicilia nasce ufficialmente come sede regionale della Comunità di Capodarco nel 1979, con l’obiettivo di occuparsi dell’inserimento sociale dei giovani disabili.
Il 10 luglio 1987 il gruppo promotore si costituisce in associazione, estende i propri obiettivi iniziali e, insieme agli stessi disabili inizialmente assistiti, propone nuove risposte di solidarietà nel campo dell’accoglienza a minori e giovani in difficoltà, ragazze madri con figli, giovani extracomunitari e, dal 1992, minori a rischio di devianza e relative famiglie.
Con l’apporto della Comunità di Capodarco e con la collaborazione di don Franco Monterubbianesi e di Roberto Relant, l’associazione ha promosso nel territorio siciliano la nascita di altre comunità e di gruppi di volontariato, formando una rete di assistenza sociale in tutto in territorio regionale.
La comunità Progetto Sicilia è inoltre socia fondatrice della Comunità internazionale di Capodarco.
Oggi l’associazione è costituita da un gruppo di persone (soci e volontari) che si occupano di tutte le attività e i progetti grazie alla collaborazione di alcuni giovani in servizio civile.